MetafaciesSTR (ipertesto di stratigrafia delle facies) è una sintesi multimediale per PC e Macintosh dalle schede stampate (dispense) del corso di Stratigrafia Integrata, laurea specialistica in Geologia degli Idrocarburi, per studenti di Scienze della Terra dell'Università di Perugia
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Characteristics
MetafaciesSTR (© 1997-2011 by Stratigraphy Lab) represents an interesting multimedia application (self-running projector made with Director for PowerMacintosh), in HTML for browsers as Explorer and Navigator which appears as short course for students on Geological Stratigraphy and Earth Science disciplines. This multimedia course is subdivided in several sections, showing frames going from section 1 with introduction and methods on Stratigraphy up to section 12 represented by sequence stratigraphy in siliciclastics and carbonate environments. All arguments are directly accessible by clickable menu (see Figures), and, in Mac version, as navigation buttons and navigation arrows which reveal specialistic frames for each section analyzed. Also bibliography has been largely improved according the recent stratigraphic developments. Visit some examples of frames for complete visuals of selected arguments. |
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| Caratteristiche
MetaFaciesSTR (© 1997-2011 Laboratorio di Stratigrafia) è costituito da schede (vedi figure) con rimandi a lista per ogni argomento, dalla sezione 1 con introduzione - metodi, alla 12 relativa alla Stratigrafia delle sequenze (e in più vi sono rimandi specialistici R per ogni sezione e riferimenti bibliografici per ogni sezione). Il corso costituisce il primo tentativo di rappresentazione multimediale (la vers. per Mac é elaborata come self-running application o ipertesto autonomo mediante riferimenti quali menu, frecce di navigazione e bottoni di rimando a frames più specialistici)., in HTML e visualizzabile con Explorer o Navigator è fornito su CD-ROM. Particolare attenzione è stata rivolta alla bibliografia, aggiornata secondo gli sviluppi recenti della Stratigrafia. |
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INDICE GENERALE (MetafaciesSTR 4.2.2)
Solo per studenti del corso Stratigrafia Integrata, laurea specialistica in Geologia degli Idrocarburi 1. INTRODUZIONE E CONCETTI BASE 1.0. Premessa 2 1.1. Il termine Stratigrafia 3 1.2. Scopi della Stratigrafia 4 1.3. Cenni di storia della Stratigrafia 5 1.4. Sviluppo della Stratigrafia moderna 6 1.5. Principi della Stratigrafia 7 1.5b. Eccezioni al principio della sovrapposizione semplice 8 1.6. Obiettivi della Stratigrafia 9 2. STRATI E STRATIFICAZIONE 2.1. Stratificazione: le variazioni del colore e la litologia 10 2.2. Approccio multisciplinare allo strato: lorganizzazione 11 2.3. Approccio multisciplinare allo strato: le gerarchie 12 2.4. Approccio alla stratificazione: dai cicli alle variazioni ambientali 13 2.5. Approccio alla stratificazione: un motore sempre acceso 14 2.6. Approccio a stratificazione: strati regolari dal subtidale al sopratidale 15 2.7. Approccio alla "stratificazione" massiva o discontinua 16 2.8. Approccio alla stratificazione discontinua: le frane e i disturbi sinsedimentari 17 2.9. Approccio alla stratificazione: i depositi flyschioidi a pseudo-ritmiti torbiditiche 18 2.10. Approccio alla stratificazione: la ritmicità delle coppie marne-calcari 19 2.11. La stratificazione: la geometria e la disposizione (6) 20 2.12. Le cause della stratificazione 21 2.13. Cause della laminazione (sabbia-silt-pelite) 22 2.14. Sedimenti anossici laminati (varvati) (9). 23 2.15. Fauna in filliti nere varvate 24 2.2a La stratificazione: esempi di punti chiave tra gli strati 25 3. LE ROCCE STRATIFICATE NEL CICLO GEOLOGICO 3.0. Sedimenti e compattazione dei sedimenti (14). 26 3.1. Dove e come le rocce sedimentarie (10) 27 3.2. Rivediamo il ciclo delle rocce 28 3.3a. Il modello storico della Geosinclinale 29 3.3b. Il modello della Geosinclinale (segue) 30 3.3c. La coppia Eu-Miogeosinclinale e molasse 31 3.4. I bacini legati a tettonica compressiva (15). 32 3.4a. Pre-flysch, Flysch in Appennino Settentrionale 33 3.4b. Tettonica compressiva e sedimentazione: lavanfossa 34 3.4c. Esempi: transetto Appenninico con Catena-Avanfossa-Avampaese 35 3.4d. Esempio: i flysch cretacici nel Sudalpino 36 3.4e. Esempio: lavanfossa Miocenica e i flysch dellAppennino 37 3.4f. Flysch miocenici: avanfossa nel Tortoniano e lo strato Contessa 38 3.4g. Flysch miocenici: lo studio con i fence diagrams 39 3.4h. Tettonica e sedimentazione Flysch miocenici: prossimalità (arenarie) distalità (peliti) 40 3.4i. Flysch miocenici: i bacini minori marchigiani 41 3.4l. Flysch Messiniano della Laga 42 3.5. I bacini sedimentari e la tettonica (13). 43 3.5b La classificazione dei bacini sedimentari 44 3.6. I bacini sedimentari in tettonica distensiva (16) 45 3.7. Sviluppo di un bacino allungato nei primi stadi di oceanizzazione (17) 46 3.7b. Modello di rift terziario in NE Cina e facies 47 3.7c. crosta oceanica-crosta continentale nel margine Atlantico 48 3.8. Modelli bacini pull-apart per faglie trascorrenti (18) 49 3.9. Tassi di sedimentazione e fattori che controllano la sedimentazione (11) 50 3.10. Subsidenza e tettonica; il livello relativo del mare l.r.m. (12) 51 4. METODI DI STUDIO DELLE ROCCE STRATIFICATE: LA LITOSTRATIGRAFIA E LE UNITÀ LITOSTRATIGRAFICHE 4.1. Metodi di studio base sul terreno; il libretto di campagna (31) 52 4.2a.Unità litostratigrafiche: Formazioni, Membri...(61) 53 4.2b.Unità litostratigrafiche: esempio di Formazione: i Calcari Grigi delle Alpi Venete 53b R.4.2b.Unità litostratigrafiche: esempio di un paleoambiente di una Formazione (es. Calcari Grigi) 53c 4.2b. La sezione litostratigrafica locale (9) 54 4.2c. Il modello ottimizzato di una sez. litostratigrafica (59) 55 4.2d. La sezione e il profilo litostratigrafico (60) 56 4.2e. Costruzione di una sezione stratigrafica (37) 57 4.3. Metodi studio sul terreno: caratteri sedimentari (32) 58 4.4. Individuare strutture sedimentarie: le paleocorrenti (33) 59 4.5. Esempi di strutture sedimentarie (34) 60 4.6. Le strutture sia fisiche che biologiche (35) 61 4.7. Le superfici di strato e le geometrie sul terreno (36) 62 4.9. Le prime metodologie di laboratorio (38) 63 4.9. Le metodologie di laboratorio avanzate: un esempio. 63b 4.10a. Metodi:sondaggi e diagrafie 64 4.10b. Sondaggi e diagrafie: utilità 65 4.10c. Metodi: la sismica a riflessione 66 4.10d. Metodi: la sismica a riflessione 2 67 4.10e-f. Metodi: la sismica a riflessione 3 68 4.10g. Metodi: micro-resistività (dipmeter) 69 4.10h. Metodi: i sondaggi oceanici (ODP) 70 4.11a. Metodi di misura delle paleocorrenti (120) 71 4.11b. Criteri di polarità verticale (121) 72 4.12. Geometria delle Unità litostratigrafiche (62) 73 4.13. Depocentro: aggradazione e progradazione (63) 74 4.14. Le unità progradanti e i tipi di accrezione (64) 75 R.14a. Esempio di progradazione a grande scala nelle Dolomiti 76 R.14b. Esempio di progradazione a media scala, Cretaceo Spagna (foto) 77 4.15. Successione verticale di facies (53) 78 4.16. Cambi di facies e successioni (56) 79 4.17. Cambi verticali di facies: regressivo, stazionario, trasgressivo (57) 80 4.18. Sequenze "fining/coarsening upward, shallowing/deepening, shoaling upward"(58) 81 4.21. Ancora a proposito della Regola di Walter (54) 82 4.22. Esempi e applicazioni della Regola di Walter (55) 83 5. LE DISCONTINUITÀ IN STRATIGRAFIA 5.1. Continuità e discontinuità, lacuna e hiatus (65) 84 5.2. I dicchi nettunici (69) 85 5.3. Disconformità e discordanza angolare (70) 86 5.4. Passaggi laterali discontinuità-continuità (71) 87 5.5. Interpretazione genetica delle discontinuità (72) 88 5.6. Discontinuità da troncatura intraformazionale 89 5.7. Discontinuità Norico-Hettangiano Alpi Bergamasche 90 5.8. Great Unconformity, Grand Canyon (122) 91 5.8b. Great Unconformity G.Canyon, da Lipan Point (123) 92 5.8c. Great Unconformity G.Canyon, da Lipan Point 2 93 5.9. Hardgrounds del Devonico delle Asturie 124) 94 5.9b Caratteri di altri hardgrounds delle Asturie 95 5.9c. Erosione e deposizione fino ad un hardground 96 5.10. Hardgrounds Giurassici, il modello di Fürsich (125) 97 5.11. Criteri per riconoscere le paraconformità (68) 98 5.12. Minidiscontinuità: il diastema (67) 99 5.12b.Minidiscontinuità: esempi dal Rosso Ammonitico, Spagna 100 5.12c.Minidiscontinuità: esempi dal Rosso Ammonitico, Spagna 2 101 5.12d.Minidiscontinuità: esempi dal Rosso Ammonitico, Umbria 102 6. IL TEMPO IN GEOLOGIA: ELEMENTI DI BIO-CRONO-MAGNETO- TAFOSTRATIGRAFIA: LE UNITÀ BIO-CRONO- MAGNETO- TAFO- STRATIGRAFICHE 103 6.1. Applicare le età relative (20) 104 6.2. Biostratigrafia e fossili guida (21) 105 6.3. La Biostratigrafia: le biozone (22) 106 6.4. La crono-biocorrelazione:generalità 107 6.5. Eventi omotassici e biocorrelazioni (23) 108 6.5. Eventi omotassici e biocorrelazioni 2.. 109 6.6. i datum levels in Biostratigrafia 110 6.7. Biostratigrafia: le tavole di distribuzione a datum levels 111 6.7. tavole di distribuzione per il Giurassico 112 6.7. tavole di distribuzione per il Paleogene 113 6.8. Fossili per Scale biostratigrafiche, esempi di foraminiferi planctonici in sezione sottile, Eocene Medio 114 6.8. Fossili per Scale biostratigrafiche, esempi di foraminiferi planctonici in sezione sottile, Eocene Medio 115 6.8. Fossili per Scale biostratigrafiche, esempi di foraminiferi planctonici in sezione sottile, Eocene Superiore 116 6.9. Fossili per Scale biostratigrafiche: esempi di foraminiferi planctonici in lavati, Eocene Superiore 117 6.10. Fossili per Scale biostratigrafiche: le alghe calcaree nel Fanerozoico 118 6.11. Fossili per Scale biostratigrafiche: il benthos 119 6.12. Elementi di Chemiostratigrafia 120 6.12a. Elementi di Chemiostratigrafia: gli isotopi stabili ed instabili 121 6.12b. Gli isotopi stabili del Carbonio (C) e dell'Ossigeno (O2) 122 6.12c. standard e convenzioni 123 6.12c (segue 2pp.). la procedura analitica 124 6.12d. il Carbonio 126 6.12e. le applicazioni degli isotopi del C 127 6.12f. perché si hanno le escursioni del Carbonio isotopico ? (segue 2 pp.) 128 6.12h. la curva dellisotopo dellOssigeno e le paleotemperature 130 6.12i. le paleotemperature nel Paleogene 131 6.12l. il frazionamento degli isotopi dellO2 in periodi glaciali-interglaciali 132 6.12k. Stratigrafia ad isotopi: le curve antitetiche del d13C e d18O assieme al C organico e carbonato di calcio: es. dal Cretaceo 133 6.12m. I minerali argillosi: esempio dal Lias Umbro 134 6.12n. Elementi maggioritari e minoritari (anomalie positive): le zone chemiostratigrafiche 135 6.12p. La curva del CaCO3 136 6.13. Metodi per le età assolute 137 6.13b. Le età assolute e il decadimento isotopico 138 6.13c. Metodi per le età assolute: i metodi radiometrici 139 6.14. Metodi per le età assolute: i metodi radiometrici sulle biotiti in successioni pelagiche 140 6.15. Metodi per le età assolute: i metodi radiometrici sulle biotiti in successioni pelagiche 141 6.15b. Metodi per le età assolute: i metodi radiometrici sulle biotiti al passaggio E-O 142 6.16. Metodi per le età assolute: la scala calibrata del tempo geologico 143 6.17. Metodi per le età assolute: la scala calibrata ad errore crescente 144 6.18. Il paleomagnetismo 145 6.18a. Elementi di magnetostratigrafia: il nucleo 146 6.18b. Elementi di magnetostratigrafia: la magnetizzazione delle rocce sedimentarie 147 6.18c. Elementi di magnetostratigrafia: lespansione dei fondali oceanici. 148 6.18d. Elementi di magnetostratigrafia: le polarità normali ed inverse nei primi 5.5 MA 149 6.18e. Elementi di magnetostratigrafia: le unità magnetiche 150 6.18f. Elementi di magnetostratigrafia: le inversioni magnetiche in rocce più antiche di 10MA 151 6.18g. Elementi di magnetostratigrafia: le inversioni magnetiche in rocce più antiche di 10MA (segue) 152 6.18h. Elementi di magnetostratigrafia: le inversioni magnetiche alla Contessa (Gubbio) 153 6.18i. Elementi di magnetostratigrafia: le inversioni magnetiche nel Giurassico-Cretaceo dellAppennino 154 6.19. Compendio sulle età: le scale geocronologiche integrate 155 6.19a. Le scale geocronologiche integrate: la successione della Contessa 156 6.19b. Le scale geocronologiche integrate: il Paleogene 157 6.19c. Le scale geocronologiche integrate: lEocene e lOligocene 158 6.19d. Le scale geocronologiche integrate: lOligocene e il Miocene 159 6.20. Gli stratotipi 160 6.20a. Stratotipo della formazione, unità e limite 161 6.20b. Gli stratotipi: il limite E-O 162 6.20c. Gli stratotipi: il limite E-O a Massignano (AN) 163 6.20d. Gli stratotipi: il Priaboniano vicentino 164 6.20e. Gli stratotipi: il Priaboniano vicentino 2 165 6.20f. Gli stratotipi: il Toarciano francese 166 6.21. I rimaneggiamenti e i principi di Tafonomia 167 6.21a. Rimaneggiamenti e principi di Tafonomia: i tre processi tafonomici 168 6.21b. Rimaneggiamenti e principi di Tafonomia: distribuzione e raggruppamento 169 6.21c. Rimaneggiamenti e principi di Tafonomia: labrasione 170 6.21d. Rimaneggiamenti e principi di Tafonomia: la dispersione 171 6.21e. Rimaneggiamenti e principi di Tafonomia: fossili rielaborati e risedimentati 172 6.21f. Rimaneggiamenti e principi di Tafonomia: esempi di successioni stratigrafica e registrata 173 6.21g. Rimaneggiamenti e principi di Tafonomia: meccanismi di alterazione tafonomica 174 6.21h. Rimaneggiamenti e principi di Tafonomia: frequenza dei caratteri tafonomici nelle sequenze 175 6.21i. Rimaneggiamenti e principi di Tafonomia: metodi per definire le ciclicità 176 6.22. Rimaneggiamenti isocroni ed eterocroni 177 6.22. Associazioni faunistiche risedimentate nella Scaglia Umbra (foto) 178 6.22. Associazioni faunistiche risedimentate nella Scaglia Umbra (foto) 179 6.22. associazioni faunistiche risedimentate nella Scaglia (foto) 180 6.22. ricostruzione del margine mediante i rimaneggiamenti 181 7. LE FACIES COME EVENTI PER LA STRATIGRAFIA 7.1. Il concetto di facies (39) 182 7.1b. Uso del termine facies in Stratigrafia 183 7.2. Litofacies utili in Stratigrafia (40). 184 7.3. Litofacies utili in Stratigrafia (segue) 185 7.4. Litofacies come eventi in Stratigrafia. 186 7.5. Biofacies utili in Stratigrafia. 187 7.6. Altri tipi di facies utili in Stratigrafia (42) 188 7.7. Altri tipi di facies utili in Stratigrafia (segue) 189 7.8. Altri tipi di facies utili in Stratigrafia (segue) 190 7.9. Altri tipi di facies utili in Stratigrafia (segue) 191 7.10. Batimetrie sul fondo e nella colonna d'acqua 192 7.11. Le facies di mare sottile: tidaliti, evaporiti, tempestiti, buildups: shelves, lagune, piane alluvionali-tidali-estuari 193 7.12. Le facies terrigene alluvionali: il classico modello di point bar nelle facies di meandro (43). 194 7.13. Le facies terrigene alluvionali: il classico modello di point bar nelle facies di meandro (segue) 195 7.14. Le facies tidali: strutture fisiche dal subtidale allintertidale 196 7.14b. Le facies tidali: strutture legate a processi fisici (maree) e biologici (policheti Lanice) 196b 7.15. Le facies tidali: strutture fisiche dallintertidale al sopratidale 197 7.16. Le facies evaporitiche delle zone costiere aride (52) 198 7.17. Le facies evaporitiche di zone costiere aride (segue) 199 7.18. Le facies evaporitiche di zone costiere aride: i cicli di gesso selenite 200 7.19. Le facies evaporitiche di zone costiere aride: lhalite 201 7.20. Evaporiti antiche: il Messiniano dellarea Mediterranea (119). 202 7.21. Evaporiti antiche: il Messiniano dellarea Mediterranea (foto) 203 7.22. Evaporiti antiche: Castile e Purbeck Beds (119) 204 7.23. Tempestiti: frequenza e distribuzione di uragani tropicali 205 7.23°. Tempestiti: tempeste e uragani tropicali a Grand Cayman (Blanchon et al.) 205b 7.24. Tempestiti: i sand ridges da uragano, esempi da satellite 206 7.25. Tempestiti: spillover sand, e skeletal bank 207 7.26. Tempestiti: spillover sand, e skeletal bank a base netta (segue) 208 7.27. Tempestiti: flussi e processi attorno alla SWB 209 7.28. Tempestiti: processi fisici e risultati 210 7.29. Tempestiti: moto ondoso e direzioni delle correnti 211 7.30. Tempestiti: la dinamica in una rampa 212 7.31. Tempestiti: prossimalità distalità delle facies 213 7.32. Tempestiti: erosione e diastemi 214 7.33. Tempestiti: un ciclo di tempesta thickening-upward 215 7.34. Tempestiti: la stratificazione incrociata HCS 216 7.35. Tempestiti: la stratigrafia dinamica e la gerarchia dei cicli 217 7.36. Buildups: organismi in una classica scogliera a coralli 218 7.36. Buildups: scogliere e facies interne ad Andros 219 7.37. Buildups: accumuli di particelle carbonatiche 220 7.38. Buildups: tessiture granulo e fango-sostenute 221 7.39. Buildups: un richiamo anche ai cementi 222 7.40. Buildups: un richiamo sui modi di vita dal benthos al plankton 223 7.41. Buildups: le scogliere nel registro geologico 224 7.42. Buildups: esempi di scogliere nel registro geologico 225 7.43. Buildups a crinoidi nel registro geologico 226 7.44. Buildups: margini di shelf a bassa, media e alta energia 227 7.45. Buildups: linnesco delle piattaforme del Ladinico 228 7.46. Buildups: scogliere a rudiste, Cretacico piattaforma Panormide, Sicilia 229 7.47. Buildups: scogliere a spugne, Messiniano, Mediterraneo 230 7.48. Buildups: apparati bioermali a grandi bivalvi (facies a Lithiotis) del Giurassico Trentino 231 7.49. Buildups: apparati bioermali a grandi bivalvi (facies a Lithiotis) 2 - 232 7.50. Buildups: apparati bioermali a grandi bivalvi (facies a Lithiotis) 3 - 233 7b. Le facies di mare profondo: pelagiti di seamounts, plateaux, margini di bacino e sedimenti di piane abissali 234 7b.1. Pelagiti in slopes-rises-plateaux-margini bacini-piane abissali: generalità 235 7b.2. Pelagiti: generalità sulle facies pelagiche profonde 236 7b.3. Pelagiti: fanghi sedimentati in funzione della morfologia del terrazzo continentale bordo oceanico 237 7b.4. Pelagiti: il lisoclino e la CCD 238 7b.5. Pelagiti: esempi dalla Maiolica, Marne a Fucoidi e Scaglia 239 7b.6. Pelagiti: esempi di rinvenimenti significativi nella monotonia dei depositi di mare profondo 240 7b.7. Pelagiti: i plateaux oceanici (es. Black Plateau) 241 7b.8. Pelagiti: i plateaux oceanici e la tettonica distensiva del Giurassico 242 7b.9. Pelagiti: i plateaux oceanici e le facies nodulari 243 7b.10. Pelagiti: i plateaux oceanici e le facies nodulari condensate: il M. Kumeta (Sicilia) 244 7b.11. Pelagiti: i plateaux oceanici e le facies nodulari condensate: la sezione di Puerto Escano (Subbetico) 245 7b.12. Pelagiti: i plateaux oceanici e le facies nodulari condensate: la sezione di Puerto Escano (Subbetico) 2 246 7b.13. Pelagiti: le successioni lacunose e condensate di seamount: esempio dallAustria 247 7b.14. Pelagiti: le facies nodulari estese: la successione di Valdorbia 248 7b.15. Pelagiti: i plateaux oceanici e le mineralizzazioni a Fe-Mn 249 R.7b.15. Pelagiti: i fondali oceanici e le mineralizzazioni a Fe-Mn 250 7c. Facies gravitative: brecce, torbiditi & Co. (risedimentiti) 251 7c. 1. Risedimentiti: scarichi di megabrecce e blocchi 252 7c. 2. Risedimentiti: il talus detritico e le scarpate carbonatiche di margine di bacino 253 7c. 3. Risedimentiti: lapron (grembiule) carbonatico di margine di bacino 254 7c. 4. Risedimentiti: i canyon lungo lo slope e i fan 255 7c. 5. Risedimentiti: gli scivolamenti intraformazionali con rotazione e disarticolamento dei materiali coinvolti 256 7c. 6. Risedimentiti: la troncatura intraformazionale nello slope 257 7c. 7. Risedimentiti: modellistica per i depositi gravitativi: modelli storici 258 7c. 8. Risedimentiti: modellistica per i depositi gravitativi: il modello di Walker del 78 259 7c. 9. Risedimentiti: modellistica per i depositi gravitativi: i modelli di Mutti (79-82) 260 7c. 10. Risedimentiti: modellistica per i depositi gravitativi: i modelli gerarchici di Stow, Pickering et alii (85 89) 261 7c. 11. Risedimentiti: modellistica per i depositi gravitativi: le suddivisioni tra torbiditi 262 7c. 12. Risedimentiti: esempi di torbiditi dalla Laga 263 7c. 13. Risedimentiti: esempi di strutture a fiamma in torbiditi (Miocene, Spagna e Laga) 264 8. APPROCCIO AGLI EVENTI GLOBALI IN STRATIGRAFIA 265 8.1. Eventi globali: generalità e periodicità 266 8.2. HIRES, la stratigrafia ad alta risoluzione 267 8.2b. HIRES: A) gli eventi fisici 268 8.2c. HIRES: B) gli eventi chimici 269 8.2d. HIRES: C) gli eventi biologici 270 8.2e. HIRES: le correlazioni di bacino 271 8.3. Approccio agli eventi globali in Stratigrafia: gli eventi anossici 272 8.3b. Eventi anossici: fattori e ambienti 273 8.3c. Eventi anossici: fattori e ambienti 2 274 8.3d. Eventi anossici: il fenomeno dellupwelling 275 8.3e. Gli OAE del Cretacico (Cenomaniano-Turoniano) 276 8.3f. Levento anossico del Cenomaniano (Bonarelli) 277 8.3g. Eventi anossici Aptiano-Albiani 278 8.3h. Levento anossico del Toarciano 279 8.3i. Significato dellevento anossico del Toarciano 280 8.3l. Levento anossico germanico del Toarciano (Posidonia Shale) 281 8.3k. Levento anossico del Toarciano nel Bellunese 282 8.4. Gradienti nella bioturbazione e diminuzione dellossigenazione 283 8.4b. Chemiosimbiosi e gradienti nella bioturbazione ossigenazione 284 8.4c. Ossigenazione del substrato e grado di bioturbazione (modello di Sravda & Bottjer) 285 9. PERIODITI & APERIODITI 286 9.1. Perioditi, aperioditi: la ricorrenza temporale 287 9.2. Perioditi, aperioditi: impatti di meteoriti, cause astronomiche 288 9.3. Perioditi, aperioditi: impatti di meteoriti e Alamo Breccia (Devoniano) 289 9.4. Perioditi, aperioditi: il limite K/T a Gubbio: segnali di impatto? 290 9.5. Perioditi, aperioditi: tsunami e tettonica delle placche nella Columbia Britannica (regione di Cascadia) 291 9.5a. Perioditi, aperioditi: effetti distruttivi causati dagli tsunami 292 9.5b. Perioditi e aperioditi: Cascadia (USA), vulcani instabili periodicamente 293 9.5c. Perioditi, aperioditi: gli tsunami indotti da esplosioni vulcaniche pliniane 294 9.5d. Perioditi, aperioditi: gli tsunami ed esplosioni vulcaniche pliniane: il caso di Krakatoa (Indonesia) 295 9.6. Perioditi e ritmiti: tsunamiti pelagiche (es. omogenite del Mediterraneo) 296 10. LE RITMITI IN STRATIGRAFIA 297 10.1. Ritmiti: generalità 298 10.2. Ritmiti: genesi e contesto deposizionale 299 10.3. Strati e coppie di strati alla base dei ritmi e cicli 300 10.4. (segue) tipi e caratteristiche 301 10.5. (segue) la risposta biologica e lwinnowing 302 10.6. (segue) la sovraimpressione diagenetica 303 10.7. Ritmicità calcari-marne: la più comune 304 10.8. Ritmite calcari-marne: le coppie e la curva del CaCO3 305 10.9. Ritmiti calcari-marne: Cicli di Produttività, Diluizione e Dissoluzione (cicli PDD) 305 10.10. Le curve sinusoidali, il ruolo della compattazione, il WB, ecc. (schema di Ricken) 306 10.11. Il ruolo della compattazione e diagenesi nellenfatizzare i ritmi (2° schema di Ricken) 307 10.12. Ritmi in sedimenti silicei (opale biogenico) 308 10.13. Ritmiti a coppie opale-argilla 309 10.14. Ritmi e curve BT (buildup-time) 310 10.15. Lanalisi spettrale delle serie temporali (time series analysis) 311 11. CICLI E SEQUENZE 312 11.1. Gerarchia dei Cicli dal 1° al 6° ordine 313 11.2. Gerarchia dei C.: Subsidenza, plate tectonics, curve eustatiche (1°ordine) Fanerozoico 314 11.3. Gerarchia dei cicli: le curve della ciclostratigrafia 315 11.4. Le ciclicità milankoviane e la curva composita (ETPND) 316 11.5. I processi che controllano la sedimentazione ciclica (sintesi di Einsele & Ricken 1991) 317 11.6. I cicli di IV°e di V° ordine (parasequenze) e il Fischers plot in piattaforma carbonatica 317 11.7. Parasequenze peritidali (oppure subtidali) di obliquità (40-50ka) 318 11.8. Ciclicità milankoviana e analisi spettrale in bacino (cicli di Fischer per Marne a Fucoidi) 319 11.9. Cinque tipi di ritmi gerarchici secondo Fischer (cicli orbitali di 20ka o di precessione) 320 11.10. Il Ciclotema di Wanless & Weller 321 11.11. Sequenze lagunari-peritidali: il modello allociclico 322 11.12. Esempi di sedimenti organizzati secondo allocicli milankoviani (20ka 100ka-400ka) 323 11.13. Il modello degli autocicli peritidali di Ginsburg 324 11.14. Esempi di cicli peritidali-subtidali nel Giurassico inferiore 325 11.15. La Stratigrafia Sequenziale: concetti e terminologie 326 11.16. Strat. Seq.: i relative coastal onlap (Vail et al.1991) e la curva eustatica (Haq 1991) 327 11.17. Sistemi silicoclastici nelle fasi di caduta del livello marino 328 11.18. Sistemi silicoclastici nelle fasi di sollevamento del livello marino. 329 11.19a. Le variazioni del livello marino nel sistema carbonatico (abbassamento). 330 11.19b. Le variazioni del livello marino nel sistema carbonatico (innalzamento) 331 11.19c. Le variazioni del livello marino nel sistema carbonatico (esempio dalle Dolomiti) 332 11.19d. Un esempio di progradazione nel Ladinico nelle Dolomiti. 333 11.19e. La progradazione Anisico-Ladinica nel quadro della Stratigrafia delle Dolomiti 334 Bibliografia Ringraziamenti e Presentazione del Presidente della Società Geologica (1997) ------------------------------------------------------------------------------------------ All photos and diagrams are copyrighted. |
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