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Il movimento orizzontale (Fig.11): la differenziazione delle tracce sviluppate secondo un piano orizzontale risente del "comportamento" dell'organismo sul fondo marino (o continentale): la diversa velocità di movimento più o meno lento o rapido, può portare a tracce anche assai diverse lungo la direzione di locomozione, che assumono nomi in funzione della forma, anche se è uno stesso organismo ad averle lasciate (es. Trilobite = Cruziana nel movimento lento, Rusophycus nel riposo, e Diplichnites nel movimento rapido o fuga vera e propria). La preservazione dipenderà da altri fattori.

Nella foto (Fig.12) tracce problematiche del Paleozoico dell'Africa meridionale; notare il semicerchio più grande che racchiude due ellissi più piccole e la tendenza dell'animale ad evitare di ripercorrere la traccia. Museo di Dotthernausen, Germania (foto dell'autore).

Fig.11
Fig.12
Il movimento verticale e gli effetti sul sedimento (Fig.13): il movimento verticale degli organismi può indurre il trasporto in massa nel sedimento; a) movimento turbolento o agitato in un sedimento soffice; b) movimento di taglio in un sedimento compattato; c) advezione verso l'alto per escavazione seguita da un'advezione verso il basso a causa di un parziale riempimento; d) advezione laterale con riempimento indietro, che produce un riempimento "attivo" (da Hanor & Marshall, 71, mod.).

Nella foto (Fig.14) un esempio di traccia a forma di cono rovesciato indicante un movimento verticale di taglio? (Conichnus?) nei sedimenti calcareo-dolomitici del Paleozoico delle Asturie (una traccia simile viene lasciata anche da Ophiomorpha).

Il movimento avanzante-retrocedente (a jo-jo) può essere obliquo, verticale, o misto con resti delle precedenti posizioni (spreiten) conservate in forma di spire di avanzamento o linee (Fig.15). Il movimento che effettuano certi organismi nel sedimento lascia delle tracce dette spreiten di forma caratteristica, in genere ad U, J, eccetera (vedi i burrows).
Qui i tre casi di Teichichnus, Diplocraterion, Rhizocorallium (Fig.16).

Fig.13
Fig.14
In foto a sinistra è riportata la tipica spira serrata (spreiten ad U) di Rhizocorallium sp. rinvenuta in depositi ritmici marna-calcare di una rampa costiera del Giurassico delle Asturie (Spagna) (Fig.16). Notare l'orizzontalità della traccia fino a circa metà della matita che cambia in corrispondenza della doppia apertura vicino alla punta e le intersecazioni di altre tracce. Lo spostamento a jo-jo (a destra) è intuibile dai resti dei successivi avanzamenti o regressioni della flessura del canale marginale visibili al centro della traccia. In basso (Fig.17) le caratteristiche coppie delle terminazioni superiori e i resti delle flessure. Foto dell'autore (© P.Monaco).
Fig.15
Fig.16

Rhizocorallium ispp., Giurassico, Asturias, Spagna del Nord

Fig.17

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