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L'ichnologia o studio delle tracce (ed in particolare la paleoichnologia o studio delle tracce fossili), è una disciplina che possiede diversi punti di contatto con numerosi settori delle Scienze della Terra (Fig.1).
Le tracce (foto sotto Thalassinoides) sono strutture prodotte su roccia, sedimenti e granuli dai processi vitali degli organismi (Fig.2), il cui studio di dettaglio è possibile solo mediante il confronto con le tracce attuali (neoicnologia).
Le tracce includono: 1) impronte, tracce, perforazioni (burrows) secondo gallerie semplici o complesse formate in sedimento non-consolidato; 2) incisioni, perforazioni (borings) in substrati rigidi di varia natura e conchiglie; 3) peloidi fecali, pseudofeci e coproliti. Alcuni includono strutture da penetrazione radicale e addirittura laminiti algali e certe stromatoliti.
Tracce fossili, secondo Bromley significano solamente strutture biogeniche nella roccia sedimentaria. In zoologia (Codice di Nomenclatura Zoologica Internazionale, ICZN) esse equivalgono al lavoro di un animale. Le tracce fossili contrastano con i corpi fossili che sono invece delle vere strutture scheletriche, ma in mancanza di queste ultime sono le sole tracce lasciate da un organismo.

MetaIchnology 1.3 © 1999 intende applicare alcuni concetti base della moderna ichnologia. E' rivolto essenzialmente a studenti e ricercatori impiegati nelle discipline delle Scienze della Terra, e fornisce applicazioni sulle tracce attuali ed esempi di tracce fossili utili nell'osservazione di campagna del Geologo.

Fig.1
Particolare importanza riveste lo studio delle tracce fossili nei sedimenti marini in Geologia Stratigrafica. Lo studio delle tracce fossili integra le altre discipline delle Scienze della Terra fornendo elementi indispensabili alla comprensione degli ambienti di sedimentazione. Inoltre, l'ichnologia permette di ricostruire la dinamica deposizionale nelle ere geologiche in quanto analizza, tra l'altro, la "fossilizzazione del comportamento" dell'organismo, assai utile quando non si preservano (o non esistono) parti dure in grado di fossilizzare (altri resti fossili a volte si conservano ma non lasciano tracce). Interessanti considerazioni si possono fare sulla paleossigenazione, sul tipo di substrato attraversato dall'animale, sul tasso di sedimentazione sul fondale marino (grado di energia), per ricostruire biostrutture in 3D, e avere insomma più notizie possibili sulla fossilizzazione e sulla tafonomia.
Fig.2

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