| © Paolo Monaco 1999 e-mail: pmonaco@unipg.it All photos and diagrams are copyrighted. |
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| La barriera di fossilizzazione (Fig.32): un esperimento attuale su sabbia di un acquario dimostra che esiste una "barriera" fisica oltre la quale una traccia non riesce a fossilizzarsi: (a) un pozzo scavato nella sabbia durante la bassa marea (freccia nera = tavola d'acqua), collassa quando la marea sale (b), in quanto l'acqua percola verso l'alto e la zona satura si innalza; continuando il processo verso la superficie (c) si produrranno delle strutture, non più cilindriche come all'inizio del processo, ma coniche. Questa "barriera" nel processo di fossilizzazione delle tracce permette solo ad alcune di conservarsi integre e dipende da innumerevoli fattori ambientali e sedimentari. (Modif. da Bromley, 96). |
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| La barriera di fossilizzazione e le diverse fasi (Fig.33): il granchio soldato Dotilla myctiroides della zona tidale della Thailandia. a) Il piccolo granchio si ciba del detrito presso il suo burrow durante la bassa marea; b) all'arrivo dell'alta marea il granchio si rifugia alla base del pozzo dove egli mantiene una piccola cameretta d'aria. Il burrow superiore viene obliterato gradualmente dalla tavola d'acqua che risale, così che si crea una depressione conica (vedi prima); c) dopo molte maree il cono di detrito si approfondisce e il sedimento vicino, impilato dal granchio prima (pallottoline), colma la depressione. d) Molte fasi dopo il granchio ritorna a scavare proprio in quel punto e la banda scura, indurita, potrà costituire le pareti del nuovo pozzo. (Ripreso da osservazioni personali e da Bromley, 96). |
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| Bioturbazione attuale (costa Atlantico), Sapelo Island, Georgia, USA (Fig.34). a) Inserendo un piede nella sabbia nella zona di marea montante, vengono esposti numerosi individui di Donax variabilis e una lumaca predatrice, Polinices duplicatus; b) pochi secondi dopo la lumaca rientra nella sabbia rapidamente e molti dei bivalvi si verticalizzano e si mettono a scavare. Sulla parte destra indisturbata si vedono numerose piccole aperture di bivalvi che vivono immediatamente sotto la superficie. La barriera in questo caso è un fattore esterno che può sconvolgere la preservazione delle tracce. Da Bromley, 96. |
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