Dall' A.A. 2013-14, a partire dal XXIX Ciclo, è attivo presso il Dipartimento il Corso di Dottorato in "Scienza e Tecnologia per la Fisica e la Geologia" della Università degli Studi di Perugia.
- Regolamento del Dottorato in Scienza e Tecnologia per la Fisica e la Geologia
- Verbali sedute del Dottorato di Ricerca in "Scienza e Tecnologia per la Fisica e la Geologia"
Obiettivi formativi
Il nuovo dottorato nasce dalle collaborazioni già esistenti a Perugia tra la Fisica e la Geologia, giustificate sia dall'uso di metodologie comuni che da ricerche interdisciplinari in atto. Tra queste citiamo gli studi sulla radiazione cosmica e la composizione del sistema solare; sulla datazione nucleare di meteoriti e rocce; sulla dinamica di sistemi franosi, terremoti, magmi ed eruzioni vulcaniche. Lo scopo è quello di formare specialisti nei settori della Fisica e della Geologia, promuovendone l'integrazione in un team interdisciplinare che associ un approccio moderno con una solida cultura di base. Si offriranno due curricula, che attribuiscano il titolo rispettivamente in fisica e in geoscienze.
Il curriculum in geoscienze comprende lo studio di base della terra e dei suoi costituenti (minerali, rocce, fossili), dei processi magmatici, geomorfologici, sedimentari e tettonici. Si estende poi alle applicazioni della gestione del territorio e dei rischi idrogeologico, sismico e vulcanico; nonché alla individuazione e all'utilizzo sostenibile di risorse quali acque, idrocarburi e geomateriali.
Il curriculum di fisica include la fisica di base teorica e sperimentale (interazioni fondamentali, fisica ed astrofisica particellare, nucleare e di alta energia), nell'ambito delle collaborazioni con CERN, ESA, ESO, NASA. Saranno anche offerte formazione e ricerca in fisica della materia e dello stato solido, biofisica e applicazioni bio-mediche e ingegneristiche delle tecnologie fisiche.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti
Sia per la fisica che per la geologia, uno degli sbocchi primari per i Dottori di Ricerca sarà quello dei centri nazionali o internazionali dedicati o alla ricerca di base nelle scienze della natura o alle tecnologie innovative dei materiali sia naturali che artificiali. Gli specialisti formati nei nostri corsi, infatti, ancora trovano agevole collocazione nei circuiti internazionali della ricerca, in cui i membri del dipartimento di fisica e geologia sono inseriti da molti anni. Questo percorso prevede per i dottorandi l'offerta di periodi di ricerca e lavoro all'estero anche prima del titolo, nell'ambito di consolidati programmi di mobilità europea ed extraeuropea. Questi ultimi riguardano in particolare le agenzie e gli enti sovranazionali dedicati alle scienze fisiche (CERN, ESO, ESA, ESF, NASA) nonché oltre 20 Università di prestigio in USA, Australia, Giappone, UE, Cina, Medio Oriente e bacino del Mediterraneo.
Ampie sono poi le prospettive di lavoro aziende ad alto contenuto tecnologico e in società finanziarie o banche, nell'ambito dei sistemi informatici, della crittografia e dell' Econophysics.
Le persone formate dal nostro dottorato saranno parimenti adatte ad impieghi in aziende private ed enti pubblici che si occupino di assetto del territorio, di rischio ambientale (sismico, vulcanico o geologico), nonché di telerilevamento (ad esempio: CNR, Protezione Civile, INGV, ISPRA, ARPA). Altre opzioni importanti sono offerte dalle industrie petrolifere, dei vetri e dei geomateriali. Molto attiva la collaborazione con eni s.p.a., con notevoli opportunità.
La situazione occupazionale dei dottori di ricerca che hanno acquisito il titolo negli ultimi tre anni
Per ciò che riguarda il precedente dottorato in Fisica e Tecnologie Fisiche, nessuno dei dottori dell' ultimo triennio è attualmente disoccupato. La maggior parte (>75%) è tuttora inserita nel circuito internazionale delle ricerche fisiche, con contratti di "post-doc fellow" a Perugia, in Europa o in USA. Altri (10-15%) lavorano in industrie o banche. I restanti hanno scelto la scuola. Quanto al precedente dottorato in Scienze della Terra e Geotecnologie, circa il 60% dei dottorati dell' ultimo triennio sono inseriti nella ricerca pubblica; il 30% sta nella pubblica amministrazione e circa il 10% opera come professionista.
Per entrambi i precedenti dottorati, l'inserimento nella ricerca avviene in Università ed Enti pubblici internazionali o nazionali. Questo dimostra l’elevata qualità della formazione culturale e tecnica ricevuta finora dai nostri dottorandi: essa sarà mantenuta e rafforzata nel nuovo dottorato.
Referente per il contenuto di questa pagina o articolo: Prof.ssa Paola Comodi